Recensione

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Seba91
view post Posted on 21/1/2008, 14:58




La Storia (quella con la S maiuscola) ha visto centinaia di razze, migliaia di battaglie e milioni di morti. Le varie civiltà hanno sempre dovuto lottare per poter sopravvivere, indipendentemente dalla regione in cui naquero e crebbero... 4000 anni di Storia hanno avuto il loro peso nella geografia politica del globo, nonostante si tratti del periodo storico precedente (e di quasi mezzo millennio) alla nascita di Cristo.
Immagini di una battaglia sanguinosa rievocano scene e fatti prese da una qualsiasi battaglia avvenuta in quello spazio di tempo. Il filmato introduttivo del gioco mostra cavalieri, arcieri e armi da assedio: così comincia Age of Empires. Non si può sapere di quale popolo facciano parte i due eserciti presenti nel filmato (anche se ricordano vagamente Greci e Persiani), né si capisce perfettamente chi ha vinto... Ma, in fondo, non è importante saperlo: con AoE il giocatore potrà immedesimarsi nel leader di uno dei 12 popoli a disposizione e "rivivere" una fetta di storia. La grande innovazione portata da questo videogioco è, senza alcun dubbio, l'avere unito elementi storici ad elementi puramente ludici, il tutto completato da una grafica semplice e dettagliata e da un ottimo sonoro.
Ma andiamo per punti. I luoghi di origine delle civiltà sono molteplici: dal bacino del Nilo (dove si svilupparono gli Egizi), alla Mezzaluna Fertile (che vide crescere Sumeri, Babilonesi, Assiri e Persiani), dal Mediterraneo (di Fenici, Ittiti, Minoici e Greci) al "lontano est" (dei Choson in Corea, degli Shang in Cina, degli Yamato in Giappone). Il giocatore potrà scegliere in questo vasto carnet il popolo che preferisce o che più lo ha appassionato.

Il gioco dispone di un numero molto alto di unità (più di quaranta), costruzioni (poco più di 20) e tecnologie (circa 70).
Alla base di ogni civiltà, vi sono due strutture: il centro città e la semplice casa. Il primo permette di addestrare gli abitanti del villaggio (unità civile fondamentale) che sono in grado di costruire e riparare edifici e raccogliere le risorse oltre alla possibilità di essere utilizzati in battaglia (nei momenti di crisi, come riservisti). La casa invece offre posto alle proprie unità permettendo di crearne altre.
Necessità di ogni giocatore è il raccogliere le risorse naturali reperibili nel mondo di AoE:
Ma questo gioco non è solo costruzione di cittadine e sviluppo della popolazione: i nemici sono sempre alle porte e il giocatore dovrà spendere parte delle risorse nella creazione di un potente esercito, creato equilibrando i vari tipi di unità, fanteria, cavalleria, arcieri e artiglieria d’assedio. Ogni esercito dovrebbe avere una componente di ciascuno dei quattro gruppi, per poter fronteggiare al meglio le forze del nemico. Ovviamente le battaglie non saranno solo combattute in terra, ma anche in mare o sui fiumi: di qui l’importanza di costruire un porto (che permette anche di raccogliere cibo grazie ai battelli da pesca e di commerciare con altre civiltà) per creare unità navali che spaziano dalle classiche galee da combattimento fino ai trasporti per permettere alle proprie truppe di sbarcare in terre distanti.
Altro edificio importante è il monastero che permette di addestrare i sacerdoti, unità quasi necessaria e utilizzabile per curare le proprie unità ferite (senza spesa di materiali) e di “convertire” le unità nemiche convincendole a seguire la causa del giocatore.
Oltre al governo e alla guerra, il giocatore dovrà tenere d’occhio anche il commercio, effettuando scambi via terra o marittima con altri popoli, e la diplomazia, cercando di stringere alleanze e offrendo tributi agli avversari (quasi inutile nel single player, è invece determinante nel multiplayer).

Vi sono modi diversi di giocare AoE, alcuni classici per i giochi di strategia, altri adattati per il gioco: partita casuale, campagna, partita all’ultimo sangue, scenario, oltre logicamente alla possibilità di giocare con giocatori umani attraverso una connessione a internet o una rete LAN.
Nella partita casuale, il gioco sceglie una mappa a caso da un campionario di alcune centinaia di mappe predefinite, la partita si comincia con risorse al minimo, un solo centro città e tre abitanti.
Sono presenti quattro campagne ben realizzate per quattro civiltà diverse: Egizi (che serve anche da tutorial), Greci, Yamato e Babilonesi, ognuna delle quali comprende un numero elevato di singole missioni.
Le partite all’ultimo sangue iniziano come le partite casuali, a parte per le risorse, possedute dal giocatore in gran quantità sin dall’inizio della partita.
Gli scenari sono delle mappe particolari (create dagli sviluppatori) e hanno un obiettivo diverso dalla prima e dalla terza tipologia di gioco e si possono considerare come delle missioni di campagna separate dalla campagna.
 
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