Cavalieri di Malta, Nascita e impegno in TerraSanta

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Seba91
view post Posted on 26/3/2008, 17:54




Nel 1048 (la data è fortemente incerta! Alcuni dicono 1023), alcuni pii commercianti di Amalfi, nel regno di Napoli, edificarono un ospizio, un convento e una chiesa dedicata a San Giovanni Battista a Gerusalemme per la cura ed il ristoro dei pellegrini Cristiani, ma non solo, chiunque, di qualunque razza o fede, se ne aveva bisogno veniva sottoposto alle cure dei monaci che lo spirito di pietà aveva condotto in Terrasanta e furono chiamati per l’appunto Ospitalieri o di San Giovanni.

Il permesso di costruire un tale complesso nel quartiere latino di Gerusalemme fu concesso dal Califfo d’Egitto che si dimostrò, a mio parere, ampio di vedute e molto tollerante.

Fatto sta però che, come verrà trattato meglio nella sezione “Crociate”, le cose degenerarono e la tensione accumulata nei secoli sfociò nella prima Crociata che con a capo Goffredo di Buglione riuscì a conquistare Gerusalemme ed ad entrarvi vittoriosa il 15 Luglio 1099… in tale data il complesso amalfitano era stato da tempo finito e contribuì molto alla cura dei Cavalieri feriti ed al ristoro dei Cavalieri stanchi. Goffredo di Buglione non a caso offre ai monaci una prima munifica donazione che sarà ben presto seguita da altre. Molti Crociati intanto chiedono di diventare Ospitalieri…

Nonostante questa grande vittoria i musulmani ben presto si riorganizzano e reagiscono e visto che molti dei Cavalieri che avevano conquistato Gerusalemme erano tornati a casa dalle loro famiglie e alle loro terre, c’era urgente bisogno di qualcuno che difendesse Gerusalemme ed i pellegrini, non solo per mestiere, ma per vocazione.

In questo periodo nascono i Templari che hanno come scopo proprio la difesa dei pellegrini in TerraSanta e sulla loro scia si formano altri Ordini Cavallereschi-Monastici, come i Cavalieri del Santo Sepolcro, e altri Ordini monastici già esistenti imbracciano le armi… tra questi ultimi ci sono proprio i Cavalieri di San Giovanni.

I racconti di quanti sono stati pazientemente assistiti hanno, intanto, reso famosi quei frati in tutta Europa e il 15 febbraio del 1113, Papa Pasquale II invia a Frà Gerardo (primo capo della comunità e di origini sconosciute) una Bolla con la quale approva e rende ufficiale l'istituzione dell'Ospedale ponendola sotto la protezione della Santa Sede e concedendo ai suoi membri di eleggere propri «Maestri».

Il successore di Gerardo é Frà Raymondo de Puy, che fu il primo Gran Maestro di Cavalieri di San Giovanni e proprio a lui si deve la scelta decisiva di garantire ai pellegrini non più soltanto cure ed assistenza, ma anche difesa armata resa necessaria, viste le ultime evoluzioni della delicata situazione.

Ai tre voti tipici dei Monaci Cristiani, cioè povertà, castità ed obbedienza ne viene aggiunto un quarto quello dello “stare in armi” cioè l’obbligo militare, quegli uomini indosseranno la cotta di ferro e brandiranno la spada per difendere la Chiesa.

Al nuovo Maestro si deve inoltre l’adozione definitiva come emblema della Croce bianca a otto punte, simbolo delle otto beatitudini del Discorso della Montagna che sancisce il cambiamento dell’Ordine.

Essi assunsero inoltre il nero saio degli eremiti di Sant’Agostino.

Raimondo li divise in tre classi: I Cavalieri, che soli potevano portare armi, i Cappellani, che erano normali ecclesiastici e i Servitori, addetti al servizio degl’infermi.

I Cavalieri si dimostrarono molto attivi in TerraSanta contro i musulmani e gli infedeli che si mettevano contro la Chiesa… non a caso venivano chiamati dagli arabi i “Diavoli Neri”, per sottolineare la loro tenacia e combattività in battaglia.

Ma non furono apprezzati solo per il coraggio. In molte circostanze i sovrani di Gerusalemme si serviranno di loro come ambasciatori e per risolvere difficili controversie. Uomini d'arme, ma anche saggi e avveduti consiglieri. Inoltre l'Ordine degli Ospedalieri non dimenticò mai le sue originarie funzioni assistenziali, che anzi perfezionò, proponendosi come modello tra le istituzioni ospedaliere dell’epoca; oltre a combattere i nemici della Fede combatteva anche i nemici invisibili, come la lebbra e le altre malattie che colpivano i crociati o anche le popolazioni autoctone , oppure rifocillava e proteggeva i pellegrini.

Come ho detto si occupavano anche delle popolazioni del luogo… dovrebbe suonare strano, visto che in quei tempi ci fu la più sanguinosa guerra tra musulmani e Cristiani, eppure i Cavalieri di fronte a feriti o malati non guardavano il colore della pelle o la religione, tutti avevano diritto alle cure e ad un’assistenza adeguata, senza spese di alcun genere… una grande prova di generosità. A titolo esemplificativo basterà ricordare che l’ospedale di Gerusalemme era in grado di ospitare ben 2000 tra pazienti e pellegrini.

Partecipano alla Crociata indetta da Papa Eugenio nel Dicembre del 1145: si riuniscono a Gerusalemme insieme a Luigi VII, Corrado III, Il Gran Maestro Templare e quello dei Teutonici, dove venne presa una sciagurata decisione: attaccare e conquistare Damasco. La seconda Crociata finiva nel sangue, a Damasco ci fu una terribile sconfitta degli Europei, schiacciati da Nur-Ed-Din e dal suo esercito.

Nel 1153 i Gerosolimitani contribuiscono alla conquista di Ascalona (insieme ai Templari), affrontano più volte l’ormai famoso condottiero Nur-EI-Din, difendono Banyas, combattono in Egitto sotto la guida del Gran Maestro Frà Gilberto d'Assailly.

Parallelamente alle imprese in TerraSanta si ebbe un grande sviluppo dell’Ordine con proliferare di nuove fondazioni in tutta Europa. Nel 1154 Papa Anastasio IV concesse l’esenzione dell’Ordine da qualsiasi autorità, compresa quella di Gerusalemme.

Sotto la guida del Gran Maestro Gilbert d’Assailly i Cavalieri aiutarono Amalrico Re di Gerusalemme nelle spedizioni da lui condotte in Egitto nel 1162, 1168 e 1169, ottenendo in cambio la concessione di importanti territori in Siria.

La vittoria di Saladino a Hattin il quattro Luglio 1187 (per la descrizione vedi la sezione "Crociate" o "Templari") e la successiva conquista di Gerusalemme (il 2/10/1187) provocarono un brusco arresto nell’espansione dell’Ordine: a centinaia i Giovanniti si sacrificheranno nella difesa di Gerusalemme e molti fatti prigionieri… a questo proposito si ha una fonte certa: la descrizione della scena del massacro dei Giovanniti da parte di Saladino, scritta dal suo aiutante: Imad-Al-Din. Questa testimonianza fa capire la ferocia con la quale i condottieri musulmani combattevano le armate Cristiane e che odio avessero in particolar modo per gli Ordini Cavallereschi europei.

Ma, nonostante le perdite, i musulmani se li troveranno sempre di fronte.

I Cavalieri superstiti al massacro di Gerusalemme si rifugeranno in Siria dove parteciperanno alla resistenza di molti castelli della zona.

Con Riccardo Cuor di Leone nel 1191 la terza crociata sembra risollevare le sorti delle armi cristiane e i Cavalieri dell'Ospedale accorrono in difesa di Tripoli, di Antiochia, del regno di Armenia dove vengono chiamati a presidiare la fortezza di Seleucia. Il 12 luglio del 1191 il sovrano inglese riesce a conquistare San Giovanni d'Acri e ad ottenere una zona franca per i Cristiani, ma per una serie di contrasti con gli altri comandanti crociati, nell'ottobre dell'anno successivo lascia la Palestina. Gerusalemme rimane però in mano ai musulmani, che nel frattempo avevano distrutto tutto ciò che era Cristiano e lo avevano sostituito con simboli e edifici dedicati all’Islam.

Nella quinta crociata i Gerosolimitani partecipano alla conquista di Damietta, che cade il 5 novembre del 1219. Una vittoria importante che non serve, però, a mutare la situazione in TerraSanta.
Nel 1229 Federico II di Svevia (con cui i Cavalieri di San Giovanni non collaborarono, vista la scomunica infertagli dal Papa) ottiene pacificamente Gerusalemme dal sultano d'Egitto, ma si tratta di una breve tregua. Nel 1244 i musulmani attaccano la città massacrandone gli abitanti e a Gaza infliggono una dura sconfitta agli avversari. Inutile la disperata resistenza degli uomini della Sacra Milizia, il cui Maestro, Frà Guglielmo de Chateauneuf, é fatto prigioniero. Nel 1247 cade anche la fortezza Ospitaliera di Ascalona.

Ad analoghi risultati portò la Crociata del Re di Francia Luigi IX in Egitto, cui parteciperanno anche i Cavalieri, ma che si concluse nel 1250 con la disfatta di Mansura.

Queste disfatte sono dovute anche in parte a problemi interni alle forze Cristiane… con grande sdegno gli Ordini Cavallereschi si combattono anche tra loro ed il più delle volte per questioni d’onore. Certo l’onore è da considerarsi di fondamentale importanza per qualsiasi uomo, non solo per un monaco-guerriero, però in alcune situazioni (come quella che si era presentata in TerraSanta) secondo me sarebbe meglio mettere da parte l’onore e concentrarsi prima sul nemico comune… San Bernardo in una specie di profezia aveva avvisato i “suoi” Templari di mettere da parte le questioni d’onore. Papa Gregorio IX riuscì però a far concludere un accordo di pace tra i due Ordine, neanche si trattasse di due nazioni!!!

Comunque in TerraSanta la situazione precipita e inizia per le armate Cristiane una grande e dolorosa serie di sconfitte.

Nel 1268 il sultano d'Egitto Bibars intraprende una massiccia offensiva conquistando nel 1261 la Siria, nel 1268 cadono Giaffa e Antiochia, mentre il cerchio degli infedeli si stringe da nord a sud. Il 23 marzo del 1271 cade il Krac dei Cavalieri: anche quel formidabile castello, apparentemente imprendibile non regge all'assalto delle truppe del sultano Bibars, anche se bisogna doverosamente ricordare che fu una bella scossa di terremoto ad indebolire fortemente la cinta muraria.

--Nota di Palank: quando per esempio si sente “il Crac del Banco Ambrosiano” che sta ad indicare un fallimento di qualche azienda o di una Borsa Valori, la parola Crac non deriva dalla parola inglese, ma proprio dall’antica fortezza Cristiana apparentemente imprendibile, caduta sciaguratamente in mani musulmane.

Passano pochi anni e nel 1285 Qalawun, il nuovo sultano d'Egitto, occupa Margat, altra roccaforte dell'Ospedale. Tripoli capitolò nel 1289.

L'ultimo scontro lo affrontano a San Giovanni d’Acri nella primavera del 1291. Nella fortezza ci sono le ultime forze Cristiane. Il nemico però è molto più numeroso e si decide con amarezza per una frettolosa ritirata.

A difendere la fortezza e a sacrificare le proprie vite per permettere la ritirata ci sono i Templari e gli Ospitalieri.

A guidare questi ultimi c’é il Gran Maestro, Giovanni De Villier. Decisi a scacciare gli infedeli dalla propria terra, i musulmani stringono d'assedio la città: la superiorità dei loro eserciti é tale da rendere impossibile qualsiasi tentativo di resistenza. In pochissimi si salvarono portandosi in salvo sulle navi con lo stesso Maestro gravemente ferito.

Per le armi cristiane l'avventura in Palestina si conclude drammaticamente. E mentre la storia delle Crociate trova il suo doloroso epilogo su una spiaggia insanguinata del Mediterraneo, i Cavalieri di San Giovanni fanno vela verso Cipro: il loro avvenire é ormai sul mare.



 
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PlaighKah
view post Posted on 23/1/2010, 09:28




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Odin Eidolon
view post Posted on 23/1/2010, 13:24




fuck you
 
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