Cavalieri di Malta, In Esilio

« Older   Newer »
  Share  
Seba91
view post Posted on 26/3/2008, 18:12




Frà Ferdinando von Hompesch invia alle grandi potenze una protesta per il tradimento di Napoleone. Il generale ha violato apertamente la neutralità di Malta ed egli afferma di ritenere sempre valida la sua sovranità sull'isola che gli é stata tolta con la forza. Contro il sopruso protestò anche il re di Napoli e Sicilia, ma tutto restò come prima.

Il comportamento dei francesi indurrà però ben presto i maltesi a ribellarsi, consentendo così alle potenze europee di intervenire. Il comando delle operazioni sarà assunto dagli inglesi che, alla fine, occuperanno l'isola impadronendosene.

Intanto, come era facile prevedere, la perdita di Malta ebbe pesanti ripercussioni tra i membri dell'Ordine. I Cavalieri del Gran Priorato di Russia e quelli polacchi dichiararono decaduto von Hompesch e il 7 novembre del 1798 elessero Gran Maestro lo Zar Paolo I che oltre a non essere cattolico era sposato! Papa Pio VI rifiutò energicamente di riconoscere il sovrano come Gran Maestro anche se, minacciato da Napoleone, vedeva nell'impero russo un possibile alleato.

Lo Zar comunque si comportò con onore e rispettò la cattolicità dell'Ordine sotto tutti gli aspetti e in un momento storico così confuso e difficile come quello provocato dalle guerre napoleoniche, egli finì per salvare la continuità storica della Milizia di San Giovanni.

Ma nella notte tra l'11 e il 12 marzo del 1801, Paolo I veniva ucciso nel castello di Michajlovskij a Pietroburgo.

Il figlio, Alessandro I, si comportò ancor più onorevolmente del padre: non solo non reclamò per sé il titolo di Gran Maestro, ma assicurò anche protezione all'Ordine e per eleggere il successore del padre, propose che ogni Lingua scegliesse nel suo seno alcuni candidati da sottoporre al Pontefice, al quale riconosceva il diritto di nominare il Gran Maestro.

Il 9 febbraio del 1803, Pio VII nominò Gran Maestro Frà Giovan Battista Tommasi al quale, da San Pietroburgo, lo Zar spedì le insegne di Gran Maestro che erano state di suo padre.

Fissata la residenza a Messina, come primo atto, Tommasi incaricò il suo Luogotenente di stabilire, con i rappresentanti delle potenze europee, la procedura per la riconsegna dell'isola. Le speranze dei Gerosolimitani di tornare nella loro antica patria si dimostreranno, però, ben presto vane. Con il trattato di Parigi del 30 maggio del 1814, Malta fu definitivamente assegnata alla Gran Bretagna e a nulla valsero i reclami e le proteste presentate dai delegati dell'Ordine ai Congressi di Vienna e di Aquisgrana. Vano anche il tentativo fatto, al Congresso di Verona, di ottenere qualche altra isola.




 
Top
0 replies since 26/3/2008, 18:12   106 views
  Share