Il pargoletto di mamma, di sdillio

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"hari_seldon"
view post Posted on 26/8/2009, 21:49




Si sà : il primo contatto di ciascun bambino con l'altro sesso si ha con la propria mamma. Nella maggior parte dei casi si tratta di masturbazioni solitarie a lei dedicate, altre volte possono trasformarsi in qualcosa di molto più godurioso...

Mi chiamo Carlo e vi racconterò la mia storia con mia mamma Antonella. Una quarantenne con un viso da porca, due labbra che sembrano fatte per accogliere cazzi e una quarta misura da fartelo diventare duro solo a guardarla.

L'estate dei miei 13 anni è stata assolutamente memorabile per noi due.

Avevamo affittato una villetta in Sicilia per trascorrere il mese di agosto mio papà, mia mamma ed io.

I nostri rapporti sono sempre stati quelli di normali madre e figlio tranne che la mia voglia di mettere il mio cazzone nel suo culo cresceva di giorno in giorno, ma non sapevo come fare per fargli capire le mie intenzioni anche perchè ero preoccupato dalla sua possibile reazione.

L'occasione si presentò durante una afosa notte quando complice il temporale le chiesi se fosse possibile dormire nel lettone (mio papà era ritornato in Toscana per lavoro).

Le dimenzioni del mio arnese sono sempre state notevoli : già a 13 anni il mio coso era lungo 19 centimetri, ma allora non avevo avuto modo di utilizzarlo per castigare qualcuna.

La notte cercavo in tutti i modi di avvicinarmi a me e facendo finta di dormire lo strusciai nel suo bel culone. Lei notò subito il grosso rigonfiamento in mezzo alle mie gambe ma non disse parola.

Il bello fu quando all'improvviso il mio uccellone si alzò incontrollabilmente. Mia mamma allora reagì e si chinò mettendo in mostra il suo stupendo culo...il mio arnese non si fece pregare più di tanto a si mise sull'attenti fuoriuscendo per metà dagli slip...

Mamma rimase a bocca aperta, io per rimediare le chiesi scusa cencando di rimetterlo dentro (impossibile).

Lei imbarazzata mi disse che non c'era motivo di chiedere scusa...cose che capitano...

Ma il suo sgurado non si staccava dal mio palo e disse: con quell'arnese che ti ritrovi fortunata quella che ti tromba.

Ormai che avevo fatto un grosso passo avanti verso la mia conquista non volevo perdere l'occasione e replicai: perchè dici così mamma, ti sembra così grosso?

Cazzo Carlo - disse lei - hai solo 13 anni e ti ritrovi un pene quanto una bottiglia...

Non sapendo come andare avanti le dissi: - mamma se vuoi vado a dormire di là in camera mia -

E lei: -no tesoro stai qui che mi sento sola senza tuo papà -

Incoraggiato da quelle parole le dissi che in quelle condizioni non potevo stare perche mi faceva male l'uccello per via della mutandina troppo stretto.

E lei: -levala pure tanto tranne me che già ho visto tutto non ti vede nessuno...
senza farmelo ripetere mi levai gli slip lasciande ammirare il mio bastone semi dritto nel suo splendore...ti piace? Le dissi e lei: non pensavo potesse esiste un pisello così grande.

Il mio cazzo sentendo queste parole si rizzo completamente mostrandosi nella sua completa lunghezza, lei ebbe un sussulto e disse solo: tesoro....

Mi sedetti accanto a lei che titubante mi ammirava il cazzone, le presi la mano e la portai sul mio arnese, lei istintivamente prese a menarlo e disse - avrei bisogno di quattro mani, incredibile...

Lo prese per quanto poteva in bocca poi si alzo dalla sraio e finalmente si levò il suo costume mettendo in mostra quel culetto tanto desiderato che cominciai subito a palpare...

Lei disse: ...proviamo a metterlo dentro?

Subito le leccai la figa cercando di lubrificarla il puù possibile poi la feci mettere a pecorina, appoggiai la grossa cappella al suo sesso e prsi a spingere.

"piano... Piano" mi disse "con quello stantuffo mi fai male" e io pensavo che il bello doveva ancora venire...

Entrai tutto il possibile dentro mia mamma che anzimava prima di dolore poi di piacere e contemporaneamente con le dita cominciavo ad allargare il buchetto del suo sederino.

Andammo avanti così per circa cinque minuti dopo di che usci l'arnese dalla sua figa e diressi la cappella verso l'ano.

Lei spaventata mi disse di continuare nella figa perchè per il suo culo era davvero troppo ma io con insistenza comincia a penetrarla dietro.

Dopo un paio di colpi cominciò a piacergli e a mugolare di piacere...non resistetti tanto e a breve le riversai nel culo una sborratamai vista continuando a pompare fin quando il cazzo non si afflosciò, quindi lo tirai fuori e ci tuffammo in piscina nudi. La mamma mi disse che il mio cazzone era il benvenuto dentro di lei e da quel giorno non perde l'occasione di metterselo in bocca o stringerlo nei suoi buchi ormai allargati a dismisura.
 
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