| Saranno le 5 del pomeriggio,fa un caldo impressionante.
Sono sotto la doccia e mamma sta stirando in soggiorno.Ma come cazzo fa a stirare mi domando.Esco dalla doccia e sono quasi sudato nuovamente,mi allaccio un asciugamano ai fianchi e la raggiungo in soggiorno.E' china sull'asse,mi soffermo ad osservarla da dietro,non ci avevo mai fatto caso,ma ha un gran bel culo.Indossa una canotta mia da palestra,molto sbracciata ,e un pantaloncino cortissmo,aderente come una seconda pelle.La osservo e vedo che non porta il reggiseno." ciao mà.." le dico e lei ha un sobbalzo...
così dicendo si volta e vedo bene le sue tette sballottare dentro alla canotta,e nello sballottare un capezzolo fa capolino. Lo osservo rapito, mamma se ne accorge e si copre immediatamente poi : < pensa te, se non ci fossi tu in casa me la toglierei questa canotta del cavolo> ed aggiunge < tanto non copre niente> e così dicendo si strizza la canotta nel centro del petto facendomi vedere le sue meravigliose tette. " ma mamma-balbetto- che fai?? si vede tutto" lei sorride. Mi guarda e nota subito che il mio cazzo si sta drizzando. la guardo negli occhi e noto un sorriso strano sulle sue labbra.Mi si avvicina ed allunga una mano verso l'asciugamano sui miei fianchi,afferra il lembo in basso e da uno strattone forte,strappandolo via. Resto lì ,immobile, con il cazzo durissimo puntato verso l'alto. < lo chiamavi il giocattolo quando eri un bimbo,ma adesso non lo sei più,e si vede....sei un uomo fatto,e quando il gioco si fa duro...> sorride maliziosa ,si gira e si allontana sculettando da vera troia.Resto fermo qualche istante,poi sento lo scrosciare dell'acqua della doccia. Mi avvicino alla stanza da bagno,la porta è socchiusa,la spingo piano e la vedo, è la mamma, nuda che sta entrando nella doccia."mamma-la chiamo-aspetta un attimo" lei si gira e fa un cenno di coprirsi con un braccio il seno e con l'altra mano la pelosissima figa.< che fai screanzato! esci subito!! non vedi che mamma è nuda??> mi avvicino a lei, la guardo fissa negli occhi e lei abbassa le braccia. Le afferro una mano e me la porto sul cazzo, durissimo; lei fa un cenno di reazione ,poi lo afferra e comincia a segarmi piano. Le butto le braccia al collo e cerco di baciarla, lei fa resistenza,cerca di deviare la testa dalla mia bocca,poi si ferma e mi bacia ,appassionatamente.Mi sega con la mano destra e con la sinistra mi cinge la vita. Le premo con entrambe le mani sulle spalle, lei capisce cosa voglio,ma cerca di divincolarsi. La stringo sulle spalle e premo più forte,lei si inginocchia davanti a me.Sono il suo padrone,lei obbedisce non senza resistermi.Avvicino il mio cazzo durissimo alla sua bocca ma lei gira la testa allora con una mano prendo il cazzo e con l'altra le blocco il volto dal mento, faccio una leggera pressione sulle gote con le dita e lei apre docilmente la bocca. "Mamma ,adesso fammi vedere cosa sai fare - dico con aria strafottente - vediamo cosa fai quando il gioco si fa duro!!" Lei lo inghiotte piano, delicatamente. Va su e giù come sul gelato,lo lecca partendo dalle palle e su su fino alla cappella gonfia e rossa, lo sega dolcemente e lo lecca avidamente,da vera troia.
Una ,due tre volte fino a quando al culmine dell'eccitazione le afferro la nuca e le premo il cazzo fino in gola " godoooooo,mammaaaa, sborrooooo" le riempio la bocca ,le gote , giu fino in gola ,lei cerca di deglutire ma non riesce a mandare giù tutto,le spruzzo tutto sulla faccia ,sulle tette ,fino all'ultima goccia.Le sfilo il cazzo dalla bocca e lo strofino sulla faccia,lei è in ginocchio e non si muove.Anzi resta ferma , passiva,si lascia maltrattare.
La guardo in faccia e le passo un asciugamano per ripulirsi,lo prende e senza neanche guardarmi in viso si pulisce ,si alza e si butta in doccia. Mi allontano ,vado in cucina,sono sempre nudo,Apro il frigo prendo una lattina e comincio a berla quando.....
< Fulviooooo,amore di mammaaaaa,vieni a lavarmi la schienaaaa??> Mi alzo come un automa ,lascio la lattina sul tavolo e vado in stanza da bagno, lei è lì sotto la doccia tutta insaponata.Le tette spuntano dure da una coltre di schiuma,l'acqua la rende lucida, sexi,è una grande figa."mamma,sei bellissima" mentre le dico questa frase mi si rizza il cazzo. < grazie amore di mamma, ma ti faccio sempre questo effetto..> e indica il mio cazzo turgido con un dito.
La lascio parlare, entro in doccia con lei e ,standole dietro, le comincio a lavare la schiena con la saponetta. La accarezzo piano, e scendo giu, verso il suo magnifico culo, lo accarezzo e ,piano piano le passo la mano all'interno coscia, fino alla figa. Lei allarga leggermente le coscie e si appoggia al muro della doccia, butta indietro il culo e si muove sulla mia mano lentamente,poi sempre più forte. La afferro per i fianchi e appoggio il mio cazzo ai suoi glutei.
E' gia pronta per me, bella scivolosa ed aperta,ma non entro,lo appoggio al buchino,infilo solo la cappella paonazza dentro e fuori ,in un gioco sadico. Lei mugola dal piacere, si è infilata la confezione del docciaschiuma nella figa e, con uno scatto di reni, si impala sul mio cazzo. < hai-urla-che grosso amore di mamma,mi hai fatto male> e comincia a muoversi su e giu dandomi delle culate contro il pube. La ancoro per bene ai fianchi, con il piede le divarico bene le gambe e lei è sempre appoggiata al muro della doccia. Apro l'acqua sulla sua testa e continuo a sbatterla quasi con violenza nel culo, tenendole la testa sotto l'acqua.Lei mugola dal piacere e cerca di respirare con il naso,ma sotto l'acqua non riesce, così respira dalla bocca e la sento gorgogliare dal piacere. Dopo qualche minuto la sento godere e gemere, stringe le gambe e sento il suo sfintere contrarsi sul mio cazzo. Aspetto ancora pochi istanti e uno schizzo di crema calda le inonda l'intestino. Lo sfilo mentre ancora sto godendo. Mi finisco di segare sulla sua schiena,la abbraccio e mi pulisco il cazzo sotto l'acqua.
"mamma ,sei meravigliosa ,ho goduto come un pazzo". così dicendo mi da un bacio sulle labbra e si infila l'accappatoio.
Questa sera faremo scintille penso fra me e me , ma credo che ve lo racconterò la prossima volta.
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